Una coppia di americani aspetta 80 giorni per visitare gli Scavi di Pompei

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Colleen and Marvin Hewson, from the United States, visit to the archeological site of Pompeii, near Naples, southern Italy, Tuesday, May 26, 2020. The American couple waited a lifetime plus 2 ½ months to visit the ancient ruins of Pompeii together. For Colleen and Marvin Hewson, the visit to the ruins of an ancient city destroyed in A.D. 79 by a volcanic eruption was meant to be the highlight a trip to celebrate his 75th birthday and their 30th anniversary. They were among the only tourists present when the archaeological site reopened to the public on Tuesday after the national lockdown to prevent the spread of COVID-19. (AP Photo/Alessandra Tarantino)

Una coppia di coniugi americani  ha atteso ben 80 giorni per visitare insieme le antiche rovine di Pompei.

Colleen e Marvin Hewson, pensionati statunitensi di Detroit, in Michigan, erano in prima fila quando ieri, 26 maggio, il sito archeologico è stato riaperto al pubblico dopo il blocco del coronavirus. Colleen e Marvin erano rimasti bloccati a Pompei dall’inizio di marzo.

Per gli Hewson, vedere Pompei doveva essere il momento clou di un viaggio che celebrava 75° compleanno di Marvin e il loro 30° anniversario di matrimonio.

Marvin Hewson, appassionato di storia, aveva visitato Pompei per la prima volta mentre prestava servizio nella Marina degli Stati Uniti negli anni ’60.

La coppia era arrivata a Roma il 5 marzo, la loro prima volta all’estero, dopo soli tre giorni si sono ritrovati in una situazione surreale e impossibilitati a far ritorno a casa. I loro quattro figli, tutti negli USA all’inizio erano molto preoccupati per i loro genitori ma quando hanno capito che in Italia erano al sicuro e trattati benissimo anche dal b&b che li ospitava si sono ampiamente tranquillizzati.

Durante il loro soggiorno a Pompei gli Hewson sono stati occupati dai proprietari del loro B&B nella raccolta di arance e limoni imparando anche a fare il limoncello.

La coppia ha anche dichiarato di essersi sentiti fortunati di passare il periodo del lockdown nella nostra zona.

 

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