Impianti sportivi, Agro in forte ritardo e con molte criticità

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“Men sana in corpore sano”. Lo sport ha i suoi benefici sul corpo e sulla mente ma nel nostro territorio non sempre la pratica sportiva trova terreno fertile. Una criticità che interessa l’intero agro nocerino è sicuramente la carenza di impianti sportivi, insufficienti per soddisfare le esigenze di appassionati e associazioni sportive che spesso si ritrovano a dover fronteggiare situazioni di forte emergenza che spingono le realtà del territorio ad arrivare alla soluzione estrema di abbandonare sogni e ambizioni ponendo la parola fine alle attività sportive.

Molteplici i casi di associazioni che sono state costrette a chiudere i battenti o, nella migliore delle ipotesi, a trasferirsi in altri comuni nel tentativo di tenere in vita decenni di storia. Un percorso comune a tante associazioni sportive dell’agro nocerino accomunate da difficoltà croniche.

Le amministrazioni comunali sono a corto di fondi economici per finanziare progetti e la realizzazione di strutture sportive,  l’unica strada transitabile appare quella di ricorrere ai fondi europei che non sempre, però, riescono a garantire un epilogo positivo rispetto alle centinaia di istanze inoltrate dagli enti locali.

La strada alternativa è rappresentata dai progetti di finanza, una sinergia tra pubblico e privato che nella nostra zona non riesce a sortire effetti concreti. Si configura così uno scenario imbarazzante per le amministrazioni e soprattutto per le tante associazioni che operano nelle diverse discipline sportive costrette a pagare, profumatamente, strutture private. Il ristretto numero di palestre, palazzetti e campi di calcio contribuisce a mettere in crisi l’intero sistema sportivo finito in una sorta di corto circuito.

Una manna dal cielo potrebbe essere rappresentata dalla pioggia di contributi che la Regione Campania, attraverso un finanziamento del governo centrale, ha inteso destinare ad alcuni comuni (Scafati, Pagani e Nocera Inferiore) in occasione delle Universiadi in programma nel 2019. Si tratta di fondi interamente reperiti dal Pon Università, che verranno dunque investiti in una manifestazione con al centro proprio gli universitari: saranno circa diecimila gli studenti-atleti provenienti da 170 paesi del mondo che si cimenteranno nelle gare di numerose discipline, un po’ come avviene alle Olimpiadi.

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