L’allarme è stato lanciato dai pediatri che hanno messo in evidenza i danni che sta creando la relazione tra bambini e smartphone. In ogni angolo del mondo la medicina sta esaminando questo morboso rapporto che rischia di anestetizzare i bambini e gli adolescenti. Sempre più spesso infatti, scrivono medici e pediatri, “abbiamo a che fare con bambini molto piccoli che ricevendo stimoli soprattutto da schermi, a tre anni non ci guardano quando ci rivolgiamo loro, non comunicano, non parlano, non cercano gli altri, sono molto agitati o molto passivi”.
La diffusione massiccia di oggetti tecnologici nella nostra vita sta spegnendo la spontaneità dei bambini raggelando anche i rapporti con i genitori. Quello cui i medici stanno assistendo è un aumento nei bambini di sintomi simili ai disturbi dello spettro autistico, la cui causa è però riconducibile all’abuso di tablet e smartphone.
Un’indagine della Società italiana di pediatria ha messo in luce che l’età media in cui si riceve il primo smartphone è tra i 10 e i 12 anni, ma l’1,4% lo ha avuto anche a 5 anni e il 26% tra i 6 e i 10.
La maggioranza del campione (più 10 mila ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni) inoltre utilizza i social network per parlare con gli altri quando si sente solo, mentre al 53% capita spesso di rimanere impegnato in attività multimediali per periodi prolungati. (foto da internet)
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